
Isabel Coixet
Tre ciotole
Alba Rohrwacher (Marta), Elio Germano (Antonio), Francesco Carril, Silvia D’Amico, Galatéa Bellugi, Sarita Choudhury, Giorgio Colangeli
Età:
Durata:
02:00:00
Versione originale in lingua italiana
.
perche' vederlo
Tre Ciotole è un esercizio di equilibrio emotivo: ci mostra come la fine di un amore diventi fine di sé, ma anche inizio di un possibile riscatto. La regia di Coixet trasforma dolore e distanza in luce sottile, e affida ad Alba Rohrwacher ed Elio Germano la responsabilità di far vivere con verità il “prendersi cura del silenzio”. Se cerchi un film che parli con lentezza, che scuota i sensi e il cuore, questa è una visione da non mancare.
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MA 15 DIC.
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La programmazione è settimanale.
Inizia il giovedì e finisce al mercoledì.
Viene aggiornata tutti i lunedi alle ore 18:00.
Se non trovi alcuno spettacolo verifica di nuovo lunedì in serata. E' possibile che venga nuovamente programmato.
Tre Ciotole è un esercizio di equilibrio emotivo: ci mostra come la fine di un amore diventi fine di sé, ma anche inizio di un possibile riscatto. La regia di Coixet trasforma dolore e distanza in luce sottile, e affida ad Alba Rohrwacher ed Elio Germano la responsabilità di far vivere con verità il “prendersi cura del silenzio”. Se cerchi un film che parli con lentezza, che scuota i sensi e il cuore, questa è una visione da non mancare.
Marta e Antonio sembrano vivere una vita tranquilla insieme, ma una sera — dopo un litigio che in apparenza avrebbe poco peso — la loro relazione si incrina. Marta reagisce chiudendosi in sé, perdendo l’appetito e affondando in un silenzio emotivo che il corpo fa parlare al posto suo. Antonio, chef appassionato, riversa nel lavoro la sofferenza che non riesce a esprimere. Quando Marta scopre che il suo rifiuto del cibo non è soltanto frutto del dolore, ma è legato a una malattia, il senso di tutto cambia: tutto ciò che sembrava assodato — desiderio, memoria, scelta — si rimette in questione.
Tre Ciotole è un film che parla del momento in cui la vita si frattura — in silenzio, senza grandi eventi, ma attraverso gesti minimi che segnano una rottura. Al centro c’è la fine di una relazione, che non esplode con violenza, ma si sgretola lentamente, in un’intercapedine emotiva che si fa sempre più larga. La crisi di coppia, allora, non è raccontata come uno scontro, ma come un vuoto che si allarga, come il progressivo venir meno del desiderio, del nutrimento, del linguaggio.

Chf 11.90 con la CINECARD
in vendita alla cassa durante gli orari degli spettacoli

